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Ho
il piacere di presentare
Corso di musica per bambini da 0 a 3 anni
secondo la Music
Learning Theory
“I primi anni di vita di un bambino sono un’occasione unica ed
irripetibile per stimolare l’apprendimento. La musica offre enormi possibilità
di relazione con i bambini e contribuisce al raggiungimento di obiettivi
generali volti alla formazione del bambino.
Questo tipo
di corso è una
pratica musicale che accompagna lo sviluppo psicomotorio del bambino fin dai
primissimi mesi di vita, con il quale s’intende
favorire il fiorire dell’attitudine musicale innata e lo sviluppo di un pensiero musicale”.
Il corso propone l’apprendimento
musicale, con modalità simili all’apprendimento linguistico, offre al bimbo
una guida, un modello, che si relaziona a lui attraverso il suono e la voce. In un’atmosfera calda
e rilassante il bambino fra movimento e gioco spontaneo viene condotto in
maniera informale alla scoperta del meraviglioso universo sonoro attraverso lo
strumento a lui più congeniale: la voce (l’unico ad essere utilizzato). Il
libero movimento è accolto come una gran ricchezza e guidato attraverso la
sperimentazione degli elementi costitutivi del ritmo (flusso, spazio, peso,
tempo).
Attraverso
l’ascolto, la comprensione e l’assorbimento degli elementi base della sintassi
musicale il bambino raggiungerà la capacità di produzione autonoma del
linguaggio, e la conseguente acquisizione della musica stessa come proprio
patrimonio espressivo.
Il corso si
basa sulla Music Learning Theory (teoria dell’apprendimento musicale) di E.
Gordon, noto musicista e ricercatore americano, professore alla State
University Michighan, ed è realizzato da un’insegnante di Musica per la prima
infanzia e l’età scolare, accreditata c/o AUDIATION INSTITUT.
Durante la
lezione per bambini da 0 a 3 anni è necessaria la presenza di un adulto di
riferimento, il quale avrà occasione di trascorrere un tempo piacevole e
rilassante e di ampliare il proprio repertorio di coccole.”
Tutto quanto
avete letto fin qui, è la descrizione del corso proposta da Luana Gentile. Io
l’ho contattata per saperne di più e riporto di seguito quanto ritengo di poter
aggiungere per farvi conoscere in modo approfondito il progetto proposto.
Questo metodo è arrivato in Italia circa 10/12 anni fa. Le
modalità d’insegnamento trovano fondamento in studi sulla ricettività ed
elaborazione dell’impulso sonoro-musicale in specifiche aree del cervello. Si
può fare un parallelo con l’insegnamento della lettura: imparare la musica con
l’ascolto e l’esecuzione vocale è come
imparare ad ascoltare una storia e nel tempo riuscire a ripeterla con parole
proprie apprese durante l’ascolto.
La Music Learning Theory
del Prof. E. Gordon permette di insegnare ai bambini, fin da piccolissimi, “le
lettere” del suono per poterle poi riorganizzare in elaborati personali.
Proprio come avviene per l’acquisizione e l’elaborazione del linguaggio verbale,
il quale, come il “linguaggio” musicale, si sviluppa spontaneamente secondo un
percorso fatto di ascolto, assorbimento e liberi tentativi di imitazione.
Il valore aggiunto della
proposta sta in questo. La musica e Luana Gentile avranno l’occasione di
attivare e stimolare le capacità musicali del bambino che diversamente
potrebbero restare sopite perché non adeguatamente stimolate nel momento più
favorevole dello sviluppo neuronale. Tali capacità potrebbero non
attivarsi e non raggiungere mai il loro
massimo sviluppo, neanche quando verrà proposto loro il primo corso di
strumento, giacché allora sarà come imparare a parlare a 6 anni attraverso la scrittura e
l’uso della grammatica italiana, con tutte le difficoltà del caso.
Inoltre, il
tipo di apprendimento proposto attraverso questo metodo,
fornisce al bambino gli strumenti e i requisiti necessari per
imparare ad imparare. Diventa un’occasione per una generalizzazione e per uno
sviluppo completo. Si avranno effetti positivi sullo sviluppo della
concentrazione, della creatività, della capacità di organizzazione,
dell’attenzione.
Per finire
aggiungo questa considerazione che mi deriva da un’esperienza personale. Più
volte ho sentito lamentare “greco e latino sono lingue morte”, “il liceo
classico ti rende maturo senza, alla
fine, darti niente in mano”. Più volte ho sentito rispondere “ al classico,
attraverso l’insegnamento di greco a latino nei ragazzi vengono stimolate le modalità di pensare, che acquisiscono la padronanza del
meccanismo che consente loro di poter ragionare
poi, di qualsiasi materia perché avranno imparato a ricercare e trovare dentro di sé la capacità di soluzione.
Tornando al
mondo dei nostri piccini mi viene da dire che, in veste di educatori e
genitori, offrire strumenti che
favoriscono sviluppo e maturazione è un dovere essenziale. In questo programma trovo molte risposte a tale
necessità, perciò lo ritengo uno strumento
che vale e ve lo propongo.
Barbara
...ho presentato il progetto al gruppo genitori che hanno approvato e aderito con entusiasmo. Il corso è iniziato nel mese di Novembre ... Quanto segue è la pagina del Boscodiario di quei giorni
Venerdì 15 novembre 2013 abbiamo iniziato le lezioni
di musica con Luana Gentile
Il venerdì,
giorno di musica, anticipiamo la merenda alle 9. Poi cambiamo i pannoloni e
prepariamo la stanza. Incastriamo la sedia a dondolo tra l’armadio e il muro e
ci mettiamo sopra tutti i cuscini; sopra i cuscini ci accomodiamo l’orso,
l’orsone e l’elefante perché loro non hanno voce e non possono cantare, ma
ascoltare si, e secondo Luana, prima o poi canteranno anche loro. Spostiamo
nello stesso cantuccio il fasciatoio e lasciamo sul pavimento solo i
materassini e il tappeto, perché per fare
musica ci vuole spazio, lei gira,
rimbalza, scappa e torna, poi entra dentro di noi perciò bisogna stare comodi e
concentrati, per aspettare che ci tocchi oppure per andarle incontro. I
suoni sono il nostro gioco, non abbiamo bisogno di altro.
Alle 9.45
il campanello suona e noi aspettiamo Luana. I bambini l’aspettano come quando si aspettano di ricevere un nuovo gioco o di
fare qualcosa di bello. Hanno gli occhi attenti, le orecchie dritte e il corpo
pronto a reagire. Entriamo nella stanza con Luana e seduti ci salutiamo e
salutiamo la musica con una melodia di poche parole (musica+ciao+i nostri
nomi). Dopo comincia il gioco. Condotti da Luana usciamo dal mondo verbale e
veniamo immersi in quello musicale. Le vibrazioni del diapason,
affascinantissimo, ci suggeriscono che le orecchie sono il primo strumento da
tenere all’erta. Poi parte un motivetto cantato da Luana e ritmato da me che
faccio “il pedale” (così si chiama quello che io spiegherei con “ripetere gli
accordi di accompagnamento”). A questo punto i bambini sentono con tutto il corpo, si muovono, si
alzano, a volte camminano seguendo il suono con lo sguardo, a volte gironzolano
con lo sguardo quasi perso di chi ascolta senza badare a dove va, a volte
restano immobili, in piedi o seduti come se qualsiasi movimento facesse loro
perdere una nota o il filo del suono. Frequentemente i bambini rispondono con
la stessa sillaba o con un’altra alla frase musicale che Luana ed io stiamo
proponendo. E la risposta, benché
spesso casuale risulta sempre pertinente proprio perché risponde sempre ad uno stimolo. Le frasi
musicali possono essere veloci, lente, possono farci muovere in punta di piedi
o pesanti come pietroni, possono farci accarezzare l’un l’altro o possono farci
rimbalzare contro le pareti … possono anche essere inappropriate per qualcuno,
in quel momento, allora quel qualcuno per un po’ fa altro per poi tornare.
Durante la
prima lezione sono stati tutti stupefacenti, attenti e incantati dall’inizio
alla fine e contenti hanno assorbito proprio tanto. Durante la settimana
abbiamo mantenuto acceso il ricordo con qualche “pa-pa-pa-pa” al quale qualcuno
risponde “’uana”. Oggi erano più dentro alla novità e hanno giocato con la
musica, anche concedendosi delle piccole pause (facendo due corsette ”fuori
tempo”; rotolando un po’ uno sull’altro lasciandosi distrarre a vicenda).
L’attività non ne ha comunque risentito e i “distratti” con naturalezza hanno
avuto modo di rientrare nel gioco fino alla fine della lezione, quando (h
10.25) Elisa dice “ora si legge una storia!?” Luana ha suggerito un ultimo gioco, abbiamo
salutato la musica con la canzoncina-saluto e poi abbiamo ricevuto tutti in
regalo … sulla testa: un pam, suonato
dalla punta supermusicale del dito indice di Luana (quindi non stupitevi se si
cercano qualcosa tra i capelli).