L'asilo nido domiciliare è un mondo piccino. E' allestito all'interno di un appartamento in uno spazio totalmente riservato e dedicato. Ne fanno parte due educatrici, sette bambin* e le loro famiglie. 7 bambin* sono un piccolo gruppo che consente al singolo di entrare nel mondo con delicatezza, accompagnat* dai genitori, in un nido diverso dalla propria casa. Affiancat* da nuovi riferimenti educativi e affettivi, potrà confrontarsi con sé stess* e con i/le coetane*. In una relazione così diretta, i bambini e le bambine hanno la possibilità di esprimersi in piena libertà, senza che i grandi numeri disperdano richieste, conquiste e bisogni. Il valore aggiunto del nido domiciliare? E' la speciale qualità delle relazioni, il filo conduttore in ogni momento del percorso che le famiglie vivono con il ni.do. Sarà mia cura non farvi sprecare l'opportunità di accompagnare, e soprattutto non perdervi, questi primissimi anni di crescita delle vostre bambine e dei vostri bambini. Loro stanno già costruendo la loro personalità, perché rimanerne fuori?
L'impegno preso dal nido domiciliare? Far vivere gli adulti (educatrici e genitori) nel presente dei bambini, protagonisti come gruppo e come singoli della vita di una piccola comunità educante.
Il lavoro dell'educatrice nel nido domiciliare? Crescere giocando, giocare per crescere!
Io, Barbara, gestisco il bosco incantato. Il mio titolo di studio è: educatrice asilo nido. Ho iniziato a lavorare con i bambini nel 1990. La mia esperienza è iniziata all'interno di famiglie per poi proseguire e consolidarsi lavorando negli asili nido comunali di Firenze. Per tre anni sono stata responsabile di un Centro gioco educativo. Mantengo aggiornata la mia formazione. Oggi, appoggiata dalla collaborazione di esperti dell'infanzia, dell'arte, dell'impegno sociale, posso condividere con le famiglie che mi frequentano il progetto più grande: percorrere con i bambini e le bambine la strada del bosco
... suoni e profumi del bosco...
acqua+farina+sale: ecco fatto un divertente pasticcio ... ho una conchiglia grande e una conchiglia piccola ... cucù! ... appiccico ... coloro ... rotolo ... "ti ho fatto il caffè" ... taglio o strappo?! ... "NO!" ... tagliuzzo la frutta per fare il frullato ... ascolto ... mi nascondo ... "com'è duro questo sasso" ... svuoto ... ho trovato un pennello: sono un mago! ... "babbo è andato a lavorare con la macchina bianca" ... le fette di legno diventano ruote, fila, ora fanno la torre ... facciamo la musica: siamo una band! ... che corsa! ...sono arrabbiato! ... voolooo!!! ... scatolone=tana ... mmmmh (il naso incontra il rosmarino) ... "mi leggi la fattoria?" ... la mamma torna ... ho voglia di piangere ... tiro ... qui dentro c'è ...??... "E' MIO!!!" ... lungo questo gomitolo ... "mi ha dato un bacio" ... il barattolo è troppo piccino ... facciamo la torta ... "il mio bambolotto ha fatto la cacca" ... che risata! ... Ciao a domani...
crescere al nido non è proprio niente male!!!
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Attenzione dunque, perché è del mondo dei vostri bambini che stiamo parlando.
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Messaggio ricevuto da una collega, educatrice di un asilo nido domiciliare di Firenze, 28 gennaio 2015
Ciao a tutte/i, vi scrivo perché volevo raccontarvi la mia esperienza di oggi. Ho un bimbo di 14 mesi circa, che è sempre stato un gran mangione, di quei bambini dei quali si dice: "è un piacere dargli da mangiare..." . Oggi, finito il pasto, gli abbiamo preparato la mela. Tagliata a pezzettini piccoli piccoli, gliela porgevo alla bocca col cucchiaino e lui mangiava tranquillo. Ad un certo punto con la sua mano ha preso alcuni pezzettini di mela e se li è messi in bocca (cosa che fanno spesso i bambini mentre si imboccano), ma lui se li è proprio spinti in gola con le dita... Ero di fronte a lui ed ho visto che nell'arco di centesimi di secondo è diventato cianotico e non riusciva a respirare. L'ho preso immediatamente dal seggiolone ed ho fatto subito la manovra di disostruzione. Fortunatamente con la prima pacca ha subito espulso la mela. Probabilmente il fatto che i pezzettini erano piccolissimi (ovviamente), ha facilitato l'espulsione. Comunque ho visto che respirava bene e ha pianto per meno di un minuto: stava già andando al tavolino a ricercare qualcos'altro da mangiare. Ho visto che stava bene e quindi ho ritenuto non fosse necessario chiamare il 118. Il tutto si è svolto nell'arco di secondi ... L'ostruzione probabilmente era totale o quasi ma non erano scesi molto i pezzetti di mela; sono usciti subito e sono trascorsi davvero pochissimi secondi. Comunque vi assicuro che le mie gambe sono diventate di pezza. Appena finito tutto mi sono sentita il sangue scendere tutto ai piedi. Quando l'ho raccontato alla mamma è sbiancata e ha detto che vorrebbe fare il corso anche lei!! La cosa che mi è rimasta più impressa è il fatto che NON C'E' TEMPO né di impaurirsi né di chiedersi cosa succede. Accade tutto in frazioni di secondo...Scusate, ma avevo bisogno di ... scaricare!!! Con l'augurio che non succeda a nessuno...
Messaggio ricevuto da una collega, educatrice di un asilo nido domiciliare di Firenze, lunedì 11 maggio 2015:
IL CORSO DI DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE SALVA LA VITA. FATELO TUTT*!FATE
il bosco incantato aderisce alla campagna
EDUCAZIONE ALLA DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
promossa dalla Croce Rossa Italiana. Il corso è gratuito Se vuoi partecipare invia la tua richiesta a info@ilboscoincantato.it oppure al 3393733393
Ogni volta che si raggiungono almeno 15 richieste è possibile stabilire la data per un nuovo incontro.
Perciò se sei interessat*, CHIAMA!
GLI INCONTRI RIPRENDERANNO PRESTO!
Nell'attesa potete consultare https://www.cri.it/manovredisostruzionepediatriche